IQOS e GLO a confronto: chi vincerà?

Gli amanti dei riscaldatori di tabacco sanno che IQOS e GLO si contendono il primato per il migliore dispositivo elettronico con tecnologia heat-not-burn.

In questo scontro titanico, è il caso di dirlo, si confrontano due giganti dell’industria mondiale del tabacco, la Philip Morris per l’IQOS e la British American Tobacco per GLO.

Ma quali sono le caratteristiche che le accomunano e quali le differenze? Chi la spunterà nella battaglia per la migliore esperienza alternativa al fumo? Ai blocchi di partenza, svapatori, a voi l’ardua sentenza!

IQOS e GLO, l’alternativa al fumo e alle sigarette elettroniche

Il dilagare di sigarette elettroniche e vaporizzatori sta via via sostituendo prepotentemente il consumo di sigarette tradizionali a combustione di tabacco.

Gli utenti, sempre più consapevoli dei rischi connessi al fumo e preoccupati per la propria salute, hanno a oggi una varietà pressoché infinita di varianti in termini di forme, gusti e aromatizzazioni per i loro dispositivi da svapata.

In questo mondo di vapore più sano, benché non privo di rischi, in cui le case produttrici di sigarette elettroniche si cimentano in design, personalizzazione e miscele aromatiche, Philip Morris è stata la prima a introdurre un prodotto del tutto differente, il riscaldatore di tabacco IQOS.

Similitudini tra IQOS e GLO

IQOS e GLO a confronto

Prima di analizzare le differenze che intercorrono tra IQOS e GLO, vediamo ciò che le accomuna, per avere una panoramica il più possibile chiara dei due prodotti.

Entrambi, IQOS e GLO, utilizzano la tecnologia heat-not-burn, sono cioè dei dispositivi in grado di riscaldare delle specifiche cartucce di tabacco lavorato, rispettivamente gli HEETS e le neostick, senza che questo bruci, evitando la combustione e lo sprigionamento di sostanze tossiche e nocive.

La principale caratteristica condivisa da IQOS e GLO è proprio il ricorrere a foglie della pianta di tabacco quale veicolo di nicotina, cosa che invece le distanzia profondamente dalle sigarette elettroniche, riempite da eliquid e soluzioni contenenti o meno l’alcaloide.

Infine, sia IQOS che GLO hanno un design accattivante e personalizzabile nei colori delle scocche e nelle loro combinazioni.

Leggi anche: Riscaldatori di tabacco e sigarette elettroniche: come scegliere?

Differenze tra IQOS e GLO

La prima, macroscopica differenza tra IQOS e GLO è la struttura dei riscaldatori. Mentre IQOS si compone di una “penna”, chiamata holder, e di un corpo di ricarica, charger, in cui va inserita la prima dopo ogni utilizzo, GLO presenta un unico corpo compatto e maneggevole.

Nel primo caso, dunque, bisogna ricordarsi di portare sia il case che la IQOS per essere sicuri di non rimanere “scarichi”, mentre nel secondo sarà sufficiente ricordarsi il solo riscaldatore.

Gli stick per IQOS e GLO

Un’altra differenza sostanziale e di grande impatto sulla modalità di utilizzo dei due dispositivi risiede nelle cartucce di tabacco di cui usufruiscono.

Nel caso di IQOS, l’HEET è uno stick cilindrico di tabacco lavorato, dotato di filtro in acetato di cellulosa, dello stesso diametro di una sigaretta normale e lungo circa un terzo.

Le neo stick per GLO, invece, sembrano lunghe sigarette sottili, contenenti un preparato di foglie di tabacco rivestito da materiale cartaceo conducente calore.

IQOS e GLO, differenze di utilizzo

IQOS, come si usa

IQOS e GLO, iqos

La prima operazione da fare per poter utilizzare IQOS è premere il tasto fisico presente sull’holder: così facendo si accendono delle spie al led che informano del caricamento del dispositivo.

Nel frattempo si deve inserire l’HEET nell’apposito alloggiamento, in modo che il tabacco risulti a contatto con la lamina riscaldante presente nel corpo della penna. Quando i led smetteranno di lampeggiare e si avvertirà una piccola vibrazione, il dispositivo è pronto. Una seconda vibrazione indica la fine della fumata.

Per estrarre l’HEET è necessario far scivolare la parte superiore della scocca in modo da agevolarne la rimozione.

A questo punto bisognerà riporre l’holder nel charger, anch’esso munito di display a led che ne indicano il livello di carica.

GLO, come funziona

IQOS e GLO glo

GLO ha un corpo rettangolare compatto: all’apice del riscaldatore si trova il foro per accogliere le neostick, protetto da uno sportellino a slide, in modo da evitare contaminazioni dall’esterno quando non è presente la cartuccia.

Una volta inserito la neostick nel dispositivo, per avviarlo è sufficiente premere l’unico pulsante centrale che avverte della messa in funzione tramite una luce lampeggiante e una piccola vibrazione del GLO.

Una seconda vibrazione indica il raggiungimento della temperatura ideale e quindi che il dispositivo è pronto per essere usato. Al termine dell’utilizzo, basta togliere la neostick utilizzata, che avrà assunto un colore brunito, e il gioco è fatto.

IQOS e GLO, differenze nelle temperature raggiunte

La tecnologia heat-not-burn della IQOS si avvale di resistenze che sfiorano i 350°C, poiché la lamina riscaldante è posta all’interno della penna ed entra in contatto unicamente con la parte terminale dell’HEETS, che quindi viene riscaldato dall’interno verso l’esterno.

Nel caso di GLO, invece, la resistenza avvolge completamente il cilindro della neostick, riscaldandola dall’esterno verso l’interno e permettendo di non superare i 260°C di temperatura.

IQOS e GLO, differenze di durata

In media, chi usa IQOS sostiene di riuscire a fare con un unico stick 14 tiri, per un totale di 5-6 minuti di fumata. Le ultime generazioni di holder IQOS danno la possibilità di fumare due HEETS di seguito con la stessa ricarica.

GLO invece dura di meno, ma il numero di tiri varia fortemente dallo stile del suo utente, anche se si può stimare un funzionamento di circa 3-4 minuti. Il vantaggio di GLO, tuttavia, è che si possono fumare più stick una dopo l’altra, grazie all’assemblaggio all in one.

IQOS e GLO, pulizia e manutenzione

Anche la modalità e la frequenza di pulizia sono differenti per i due dispositivi.

Dal momento che la lamina resistiva entra a contatto diretto con il tabacco degli HEETS nell’IQOS, dopo ogni utilizzo è necessario rimuovere lo sporco che si accumula all’interno della camera dell’holder, per prevenire odori e retrogusti sgradevoli. Un’operazione che richiede una certa delicatezza e una buona dose di manualità

Al contrario, al di sotto della GLO è presente un piccolo foro, all’estremità opposta rispetto alla camera dove si inseriscono le stick, per la pulizia del dispositivo. In dotazione viene consegnato un piccolo scovolino con cui è possibile pulire il dispositivo in una rapida mossa.

A parità di hit, che comunque resta più fedele a quello delle sigarette normali nelle IQOS, mentre risulta più forte con GLO, il secondo riscaldatore, raggiungendo temperature più basse, emana meno odore e ha un fumo meno denso rispetto ad IQOS.

IQOS e GLO, differenze di prezzo

La nota dolente per IQOS rispetto al rivale GLO è tutta nel prezzo: per un kit completo IQOS bisogna preventivare una spesa non inferiore ai 60 euro, mentre si trovano GLO in offerta anche a 10 euro.

Stessa cosa dicasi per i pacchetti di HEETS e di neostick: a parità di quantità, 20 cartucce ciascuno, i costi si aggirano intorno ai 4.50 euro per i primi e a 3.50 euro per le seconde.

Conclusioni: IQOS o GLO?

Sia Philip Morris che British American Tobacco hanno creato due prodotti estremamente competitivi e accattivanti per chi vuole abbandonare il mondo del fumo di sigaretta combusta.

Decidere quale tra IQOS e GLO sia la migliore è a discrezione del singolo utente, quindi l’unica cosa che rimane da fare è provare!

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