Non c’è svapo senza atomizzatore: tra pod, mesh, rigenerabili e a goccia, l’universo del componente più importante della tua sigaretta elettronica è davvero sconfinato. Talmente tanto che uno svapatore alle prime armi potrebbe sentirsi scoraggiato da una tale varietà di modelli, codici e specifiche. Ma non c’è da aver paura. In questo variopinto panorama di accessori e meccaniche esiste una soluzione ideale per chi non sa ancora bene come muoversi: gli atomizzatori usa e getta.
Cosa sono gli atomizzatori usa e getta
Come deducibile dalla definizione stessa, un atomizzatore usa e getta è un componente che, una volta esaurito il proprio ciclo vitale – leggi: una volta che la resistenza non è più utilizzabile – può essere buttato via e sostituito con uno nuovo.
Generalmente gli atomizzatori usa e getta sono assemblati in un blocco unico, contenente al suo interno il serbatoio del liquido, la resistenza, il drip tip e naturalmente un attacco. Sono per lo più realizzati in plastica e rappresentano una soluzione accettabile per tutti gli svapatori alle prime armi che, in questo modo, possono sperimentare con diverse tipologie di aromi anche quando non sono esperti del funzionamento intrinseco della propria ecigarette.
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Vantaggi degli atomizzatori usa e getta
Tra i principali vantaggi degli atomizzatori usa e getta c’è la necessità di manutenzione praticamente nulla. Quando la resistenza è ormai completamente bruciata, e restituisce un sapore amaro e fastidioso, l’intero blocco dell’atomizzatore viene sostituito. Non c’è quindi bisogno di cambiare le coil o rigenerare alcun componente.
Un secondo vantaggio degli atomizzatori usa e getta è la praticità d’uso, particolarmente quando si tratta di provare nuovi liquidi per sigaretta elettronica. Poiché il serbatoio è integrato nel componente, se si desidera svapare un altro aroma è possibile sostituirlo momentaneamente con un altro contenente una differente tipologia di liquido, laddove in un atomizzatore standard sarebbe stato necessario consumare prima il liquido già presente nel serbatoio.
Altra caratteristica che finisce decisamente nell’elenco dei pro è il rapporto qualità/prezzo: a fronte di un costo contenuto – circa 3 Euro – un atomizzatore usa e getta è in grado di restituire, finché dura il suo ciclo vitale, una resa aromatica di buona qualità. Anche la durata delle coil non è da sottovalutare: la dicitura usa e getta potrebbe suonare ingannevole in tal senso. In realtà, se la coil non viene sottoposta a eccessivo sforzo, un atomizzatore usa e getta può durare anche diverse settimane.
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Svantaggi degli atomizzatori usa e getta
Tra gli svantaggi più evidenti degli atomizzatori usa e getta c’è decisamente l’impatto ambientale. Come ogni componente non riutilizzabile, gli atomizzatori usa e getta devono essere smaltiti come rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, una categoria di rifiuti difficilmente riciclabile.
Ulteriore svantaggio di questi componenti è probabilmente l’altra faccia della medaglia della loro praticità di utilizzo: essendo una sorta di tutto in uno, non è possibile intervenire sulle parti meccaniche di un atomizzatore usa e getta per personalizzare i parametri della propria svapata. Se questo è un beneficio notevole per chi è alle prime armi, quando si raggiunge un certo livello di competenza in ambito di sigarette elettroniche gli atomizzatori usa e getta potrebbero essere una soluzione limitante.
Atomizzatori usa e getta e tiro di polmone
Una caratteristica interessante degli atomizzatori usa e getta, sebbene all’apparenza controintuitiva, è l’evoluzione che essi hanno subito nel tempo e che li ha portati ad essere componenti particolarmente adatti al tiro di polmone. È in questa categoria, infatti, che è possibile reperire i migliori atomizzatori usa e getta attualmente in circolazione, come il modello Vzone Preco 2 Dpod, lo Smoant Taggerz e diversi prodotti Eleaf.
La maggior parte degli atomizzatori usa e getta sono generalmente sub-ohm e in grado di vaporizzare liquidi ad alta concentrazione di VG, caratteristica che li rende idonei anche per il cloud chasing, nonostante non sia possibile rigenerarli.
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