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Che cos’è il cloud chasing, lo spettacolare sport diffuso tra gli amanti dello svapo

Bianche, vaporose, belle da vedere e – soprattutto – enormi: gli svapatori più esperti sono quelli che vanno a caccia di nuvole! Il fenomeno del cloud chasing è un trend sempre più diffuso tra gli amanti della sigaretta elettronica, al punto da essere diventato un vero e proprio sport in cui gli svapatori si sfidano a creare nuvole di vapore di diverse forme e dimensioni sotto l’occhio attento dei cosiddetti cloud gazers, gli appassionati spettatori di questa disciplina.

Ma in cosa consiste esattamente il cloud chasing e come si fa a ottenere nuvole di vapore così singolari? Approfondiamolo insieme in questo articolo.

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Cloud chasing, quando svapare diventa uno sport

Attrezzatura, tecnica e tanto allentamento: imparare a produrre grandi nuvole di vapore con la propria ecigarette richiede lo stesso impegno di qualsiasi attività agonistica. E infatti, all’interno della community globale degli appassionati di fumo digitale, il cloud chasing è considerato un vero e proprio livello successivo dello svapo, che può essere effettuato a fini intrattenitivi o in competizioni e gare con premi dedicati ai vincitori.

Sebbene si tratti di una pratica molto recente, sviluppatasi intorno al 2015, le origini di questo sport sono avvolte nel mistero. Le ipotesi più accreditate suggeriscono che questa modalità di svapo sia nata negli Stati Uniti, più precisamente sulla West Coast, e che da lì si sia diffusa in tutto il mondo. Leggende a parte, le tecniche alla base di questa attività sono pressoché le stesse tra tutti gli svapatori ed è possibile impararle, a patto di essere disposti a fare un bel po’ di pratica.

Come iniziare a fare il cloud chasing: l’attrezzatura adatta

Per ottenere nuvole di vapore dalle grandi dimensioni e dalle forme più originali è necessario dotarsi di un equipaggiamento in grado di supportare questa pratica in maniera ottimale. In commercio esistono dei kit appositi e dei mod che permettono di avvicinarsi a questo sport, ma i veri professionisti conoscono nel dettaglio l’attrezzatura che stanno utilizzando e non si limitano a pacchetti predefiniti. In generale, i cloud chaser prestano grande attenzione alle seguenti caratteristiche.

  1. Batteria dall’alto wattaggio. Il cloud chasing è una tecnica che può mettere a dura prova la batteria della sigaretta elettronica. La soluzione ideale, quindi, è dotarsi di una batteria dal wattaggio importante come un 16650. Non sottovalutare mai la qualità della batteria: la produzione di grosse nuvole di vapore può causarne il surriscaldamento se questa non è elevata.
  2. A una batteria potente bisogna abbinare una resistenza sub ohm, con fili di maggior spessore, dispositivi dual coil o resistenze rigenerabili con fili resistivi e cotone organico, mesh o wick.
  3. Atomizzatori che si adattino al sistema dripping e che siano molto ariosi. In generale gli atomizzatori RDA sono molto diffusi tra i cloud chaser, che spesso preferiscono i ricostruibili per poter sostituire cotone e bobine in base alle loro esigenze.

Chi si avvicina per la prima volta al mondo del cloud chasing potrebbe, inoltre, preferire mod digitali a quelle meccaniche, per le quali è necessario un certo livello di esperienza e di conoscenza del dispositivo che si acquisisce con il tempo e la pratica. Inoltre, una ecig con un circuito di controllo interno può essere un’ottima scelta per evitare surriscaldamenti o addirittura piccole esplosioni.

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Come fare cloud chasing: la scelta del liquido

cloud chasing

Per ottenere nuvole di vapore più dense e voluminose, è importante utilizzare il liquido adatto. In generale è preferibile attenersi a queste regole:

  • Scegliere un liquido con un’alta concentrazione di VG, cioè di glicerolo vegetale. Le soluzioni standard, con rapporto PG/VG di 50/50, non sono in grado di supportare la pratica del cloud chasing in maniera ottimale, essendo il glicerolo vegetale il componente che più di tutti influisce sulla quantità di vapore prodotto dalla sigaretta elettronica.
  • Per quanto riguarda gli aromi, in genere si preferisce una base neutra, poiché lo scopo del cloud chasing è prima di tutto la produzione di vapore e non la ricerca dell’aroma. Ma, se proprio si desidera assaporare la svapata oltre che dedicarsi alla creazione di consistenti nuvole di vapore, l’ideale è scegliere aromi dolci, preferibilmente vanigliati.
  • Se possibile, evitate del tutto i liquidi con nicotina. Per prima cosa, questo componente contribuisce a rendere più fluido il liquido di svapo, interferendo con la nebulizzazione. In secondo luogo, la nicotina rilassa i muscoli della gola, rendendo più difficile il controllo del vapore quando viene espirato.

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Le tecniche di svapo per il cloud-chasing

Il cloud chasing è un’attività che richiede un grande controllo della respirazione in ogni sua fase.

Quando il cloud chasing viene effettuato allo scopo di realizzare grosse nuvole di vapore – i chaser più esperti riescono a crearne anche di due metri di lunghezza – l’espirazione deve essere lenta e graduale: espirare velocemente porterà alla diradazione del vapore.

Quando il cloud chasing viene effettuato in maniera creativa, entrano invece in gioco movimenti muscolari della gola o della bocca. La creazione di vere e proprie coreografie con il vapore può essere effettuata anche con l’aiuto di movimenti delle mani o con l’emissione di vapore a intermittenza. Una tecnica molto comune è detta “Pushing the O” e consiste nella produzione di anelli di vapore che si susseguono a ripetizione. Un’altra è detta “Dragon’s Breath” e si effettua con la fuoriuscita di vapore dalle narici e in contemporanea dagli angoli della bocca.

Cos’è il flavor chasing

cloud chasing vapor

Non solo cloud chasing: gli svapatori da competizione possono scegliere anche di dedicarsi alla ricerca del sapore, più che del vapore. Il flavor chasing è un’attività in un certo senso complementare a quella del cloud chasing, con la differenza che in questo caso i dispositivi e le tecniche hanno lo scopo di accentuare l’aroma presente nel liquido, anziché la consistenza e la dimensione delle nuvole di vapore.

Si tratta di una pratica che può abbinarsi sia allo svapo di guancia che a quello di polmone ma che, a differenza di quanto potrebbe sembrare, richiede molta esperienza e conoscenza del funzionamento della propria ecigarette.

Leggi anche: 10 motivi per passare alla sigaretta elettronica o ai riscaldatori di tabacco

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